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Posts Tagged ‘cosa è il reiki?’

Foto: A sinistra Mikao Usui, fondatore del Reiki. A destra: una sessione tipica di trattamento Reiki.

Cari amici,
in questo articolo desidero parlarvi del Reiki, una disciplina di chiaro stampo new age, nata in giappone e ormai ampiamente diffusa in tutto il mondo.
Io stesso ho praticato il Reiki per 7 anni, per cui lo conosco bene e desidero dichiarare apertamente cosa si nasconde davvero dietro questa disciplina, affinchè nessuno si trovi impreparato quando gli verrà proposto di partecipare ad un seminario di 1 livello.
Il Reiki (in kanji レイキ, 靈氣 ,霊氣、, 霊気) secondo i suoi sostenitori, è una pratica spirituale usata come forma terapeutica alternativa per il trattamento di malanni fisici, emozionali e mentali.
La disciplina consiste nel trasmettere la cosiddetta “energia universale” (il Reiki per l’appunto) attraverso l’imposizione delle mani su vari punti del corpo, allo scopo di armonizzare gli squilibri energetici, causa presunta di malattie.
Una sistematica revisione di una serie di studi clinici sul Reiki, condotta nel 1988, ha concluso che non c’è prova dell’efficacia del Reiki nel trattamento di qualsiasi condizione patologica.
Ciò nonostante sono tantissime le persone che cadono nella rete di questa disciplina, nella maggior parte dei casi si tratta di persone che vivono disagi di vario tipo e cercano un conforto emotivo attraverso la spiritualità.

Cenni storici sulla nascita del Reiki:
(tratti da Wikipedia)

Secondo la tradizione fu Mikao Usui, nato in Giappone nel 1865, a sviluppare la pratica del Reiki affermando di avere ricevuto l’abilità di curare dopo tre settimane di digiuno e meditazione sul Monte Kurama. I praticanti di Reiki usano infatti una tecnica analoga alla “imposizione delle mani”, che, affermano, canalizza le energie terapeutiche (ki).
Nell’aprile del 1922, Usui andò a Tokyo dove fondò il primo Reiki Ryoho Gakkai, un gruppo di persone che si incontravano periodicamente per mettere in pratica il Reiki (n.d.a. questo gruppo viene spacciato dai praticanti Reiki come gruppo di matrice buddista o cristiana, a seconda dell’uditorio, ma in realtà si trattava di una vera e propria setta segreta dedita alle arti magiche e ai riti esoterici. Ho viaggiato più volte in Giappone ed ho chiesto informazioni circa questa scuola, ma non sono mai riuscito a trovare alcuna informazione, nè tantomeno la gran parte dei giapponesi e’ a conoscenza di questa scuola e del Reiki stesso, questo a dimostrazione del fatto che non si tratta di un culto nato alla luce del sole).
Lo stesso scopritore della sua tomba, Frank Arjava Petter, riferisce che “Agli inizi degli anni venti Mikao Usui fondò la Usui Reiki Ryoho Gakkai, un’organizzazione che si era prefissa l’obiettivo della guarigione dello spirito e del corpo. Egli stesso fu il primo presidente di questa organizzazione.
Il successore legittimo del dr. Usui, il suo amico e collaboratore Ushida, divenne, alla morte del dr. Usui avvenuta il 9 marzo 1926, il secondo presidente. A lui succedettero il signor Taketomi, il signor Watanabe, il signor Wanami e la signora Koyama, la quale all’inizio del 1998 lasciò l’incarico a causa dell’età avanzata. L’attuale presidente è il signor Kondoh”.
Usui fu un ammiratore dei lavori letterari dell’Imperatore Meiji, tanto che nel processo di sviluppo del Reiki, riassunse parte del lavoro dell’imperatore in un sistema di principi etici. Molti insegnanti Reiki e praticanti affermano di rispettare questi cinque principi:

Il metodo segreto per invitare la fortuna
La meravigliosa medicina per ogni malanno
Solo per oggi:

Non ti arrabbiare
Non ti preoccupare
Sii riconoscente
Lavora duro (per migliorare te stesso)
Sii gentile con gli altri
Ogni giorno e ogni notte, siediti nella posizione del Gassho (le mani giunte di fronte al torace, conosciuta anche come posizione di preghiera) e pronuncia queste parole a voce alta nel tuo cuore.
Per l’evoluzione del corpo e dell’anima, Usui Reiki Ryoho” – Mikao Usui, il fondatore.

Nel corso della sua vita, Usui trasmise i suoi insegnamenti ad oltre duemila persone e formò 16 Maestri.
Dopo la morte di Usui, avvenuta nel 1926, un suo studente, Chujiro Hayashi, lasciò Usui Reiki Ryoho Gakkai e formò una propria associazione. Hayashi semplificò l’insegnamento del Reiki, spingendo sulla terapeuticità fisica e usando un sistema di tecniche più codificato e semplice.
Hayashi iniziò al Reiki Hawayo Takata, che viaggiò lungamente negli Stati Uniti d’America, praticando e insegnando i primi due livelli del Reiki . Takata sottolineò molto l’importanza di far pagare i trattamenti e gli insegnamenti del Reiki. Nel1976, Takata iniziò ad insegnare lo Shinpiden introducendo il termine di Reiki master per questo livello, fissando in 10.000 dollari il prezzo per il master training.
Takata morì nel 1979 (alcune fonti citano come data della morte il 1980),dopo avere addestrato 22 master. Quasi tutte le conoscenze Reiki nel mondo occidentale derivano dal suo lavoro .
Dopo la morte di Takata, una sua studentessa, Barbara Weber Ray, fondò l’American Reiki Association (ARA) che più tardi diventò l’AIRA e ora è conosciuta come Radiance Technique International Association Inc. (TRTIA). L’associazione si differenzia negli insegnamenti dagli altri master e associazioni Reiki, considerandosi l’unica vera depositaria dell’eredità di Takata.
Subito dopo la fondazione dell’ARA, Phyllis Furumoto, nipote di Takata, fondò la Reiki Alliance.

Costo dei livelli Reiki:

Sebbene non vi sia un listino prezzi condiviso da tutti gli insegnanti, i prezzi medi sono:

  • Primo livello: 200,00 euro
  • Secondo livello: tra i 350,00 e i 600,00 euro
  • Terzo livello: tra i 3.000,00 e 10.000,00 euro

Oltre i livelli, ad essere pagati sono anche i singoli trattamenti terapeutici, poiché si afferma che il Reiki va pagato come ogni strumento prezioso.

Alcuni insegnanti affermano tuttavia che non ci deve essere una stretta correlazione tra Reiki e denaro cioè si afferma che “un buon insegnante è colui che adotta il buon senso, ed è principalmente consapevole dei suoi limiti umani e delle sue insicurezze, si farà sicuramente pagare cifre ragionevoli che gli permettano di fare una vita dignitosa, senza mai eccedere nelle richieste e ti darà anche un buon insegnamento in quanto sarà frutto della sua vera esperienza evolutiva“.

Realtà circa il Reiki:

Possiamo sintetizzare il Reiki nei seguenti punti:
– E’ una tecnica gnostico-esoterica di channeling per evocare gli spiriti Deva e/o la dea Shakti o kundalini (dea della distruzione o degli stati alterati di coscienza) per farli entrare, attraverso i chakra e le nadi, nell’aura o perispirito o energia sottile della persona per espandere il suo sè’ ottenendo i Siddhi (poteri) e la Samadhi (conoscenza) fino al Samsahara (illuminazione) dove l’individuo diventa DIO o energia.
– E’ una tecnica di medianità’ ad aura e medianità’ ad ectoplasma in cui il medium-reikista evoca mediante le 4 armonizzazioni principali, ideogrammi giapponesi o talismani, gli spiriti Deva (“luminosi”) per ottenere “poteri di caduta” e diventare il divino senza Dio e la grazia di Cristo (cfr. Gn.3).
– E’ una tecnica gnostico-esoterica, una terapia alternativa di sedicente “guarigione” utilizzata da vari gruppi e persone, purtroppo anche cristiani!

Il reiki sarebbe “energia intelligente che si dirige dove serve” (Master Zanella,Reiki-La Grande Luce Divina-Il Vortice della Vita, ed. Atlantide), “un metodo per connettere consapevolmente la nostra energia con l’Energia Universale” (Franca Silvani, Reiki-Teoria, pratica e 20 simboli di un antico metodo di guarigione orientale, ed. Futura, 2003) e “che interviene sui problemi riequilibrandoli” (Franca Silvani, op. cit.).

Le seguenti informazioni sono estratte dal sito del Gris (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa della Diocesi di Imola):

I contesti dove si sviluppa il Reiki sono:

Il Panteismo (= “noi siamo parte del tutto“; “tutto è energia e l’energia è in tutto” (Franca Silvani, op. cit.)).
La reincarnazione (= “ogni nostro problema, incluse le malattie, nasce dalle nostre memorie, di questa vita o di vite precedenti” (Franca Silvani, op. cit.)).
La Cosmogonia magica cinese dello “Yin” e dello “Yang” e l’Induismo (= “un flusso di energia scende dall’alto portando i simboli dell’attivazione, attraverso il Master entra attraverso il 7° Chakra del ricevente, scende con essi fino al cuore e lì si unisce con l’Energia che sale dalla terra” (Franca Silvani, op. cit.)).
– Il CEM (= campo di energia magnetica) può essere usato anche per altri fini… nel senso che si possono ottenere informazioni su persone, luoghi ed eventi, interpretando mediante tatto e sensitività, il campo aurale; spesso si giunge ai limiti della chairoveggenza vera e propria…” (Enciclopedia della Medicina Alternativa)).
Lo spiritismo (= “siamo certi che le Guide ci assistono saranno sempre al nostro fianco… ad esse ci affidiamo… possiamo chiamare queste guide: Forze, Angeli, Angelo custode, Santi, Deva, Spiriti di Natura, Maestri Ascesi, secondo la nostra tradizione o le tradizioni di altre culture, comunque è innegabile che c’è qualche cosa che comunica con noi portandoci insegnamenti, aiuti, ispirazioni e intuizioni… Per i contatti con le Guide… pronunciando tre volte il loro mantra… Chiedete il contatto con la Guida e dialogate con Lei” (Franca Silvani, op. cit.)).

In buona sostanza il Reiki è una pratica spiritica, sincretista, magica, panteistica, pseudoscientifica, reincarnazionista, ecc. che ogni cristiano deve rifiutare con determinazione, perchè “chiunque fa queste cose è in abominio al Signore” (Dt.18,9-12)
[cfr. Tarcisio Mezzetti, “Il reiki è davvero la… “grande luce divina”?”, quaderni di “Una voce grida…”, n°6]

Tratto dal sito del Gris (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa della Diocesi di Imola)

Considerazioni della Chiesa:

Consigliamo la lettura del documento del Magistero della Chiesa dei vescovi americani del 25 marzo 2009 che evidenzia come:
1) il Reiki non è né guarigione perché il “ki” è un’ “energia” ignota alla
scienza, né guarigione divina perché si tratta di superstizione o culto
falso e indebito;
2) il Reiki ha molti aspetti di una religione orientale (monismo,
reincarnazione, karma, chakra, nadi, ecc.) ponendosi come rivelazione
incompatibile con Cristo e la sua Chiesa;
3) il Reiki è una tecnica di channeling o spiritismo che sottopone al
pericolo di infestazioni diaboliche;
4) la Chiesa ha la responsabilità di eliminare l’ignoranza sul reiki
vietandolo ai suoi rappresentanti e nei suoi ospedali.

I Vescovi Cattolici americani sono corsi ai ripari per il numero
enorme di situazioni di persone destabilizzate che si sono rivolte a loro in
Usa.
Esiste un documento completo, di grande aiuto per fare chiarezza, in cui i Vescovi si sono avvalsi di molte autorevoli consulenze per la sua compilazione:
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEL REIKI, UNA TERAPIA ALTERNATIVA

Il Reiki secondo la mia esperienza:

Anche io sono stato catturato dal Reiki in un momento particolarmente difficile della mia esistenza.
Riflettendo a posteriori posso affermare con certezza che quando praticavo il Reiki avrebbero potuto inculcarmi nel cervello qualsiasi cosa, avevo come un velo davanti agli occhi che mi impediva di tenere i piedi a terra e mi costringeva a sconfinare sempre più nell’esoterismo e la stregoneria.
Ho frequentato per molto tempo gli ambienti di “scambio” Reiki, dove i praticanti si riuniscono (solitamente nel centro o a casa del “Master”) per scambiarsi trattamenti Reiki, ed ho sempre incontrato persone sensibili, sofferenti, con problemi più o meno evidenti sia a livello emotivo che fisico. In contrapposizione a questi angeli c’era il “Master”, con la sua cinicità, il suo attaccamento ai soldi (come insegnava la Takata, vedi cenni storici) e il solito insopportabile finto buonismo.
Nel mio caso il “Master” ha cercato in tutti i modi di portarmi al terzo livello per spillarmi i suoi ambiti 10.000 euro e ci ha provato in tutti i modi: attraverso finti apprezzamenti (mi diceva continuamente che secondo lui ero particolarmente portato per il Reiki, che avevo una sensibilità particolare e che aveva addirittura delle visioni in cui vedeva me diventare “Master”), pressioni psicologiche e non posso escludere anche attraverso rituali esoterici…ma per fortuna non ci è riuscito.
Quando ho abbandonato il Reiki sono venuto a sapere che il “Master” addirittura offriva contributi in danaro a chi gli procurava potenziali clienti da iniziare al primo livello.
Tutto questo fa parte dell’aspetto materiale ed economico che gira intorno al Reiki, ma ovviamente c’è anche l’aspetto spirituale, anzi satanico.
Il Reiki (soprattutto dal secondo livello in poi) ti illude di poter chiedere qualsiasi cosa, ti vengono insegnati i simboli esoterici che puoi utilizzare per chiedere teoricamente di tutto.
Per fortuna nella mia vita c’è sempre stata la Madonna a limitare e contenere i miei “sconfinamenti” nel mondo dell’esoterismo, altrimenti adesso credo che non sarei qui a raccontarvi la mia storia.
Se analizzo il periodo in cui praticavo Reiki mi rendo conto di aver commesso scelte sciocche e incoscienti e di aver trascorso il periodo più triste e malinconico della mia vita.
Non mi sorprendono le testimonianze di chi ha subito vessazioni terribili ad opera del male a causa del Reiki: quando pratichi il Reiki cammini al fianco dei demoni.
Adesso vedo questo velo negli occhi degli amici a cui cerco di far comprendere la pericolosità di questa pratica, ma parlargliene non serve a molto, sono come ipnotizzati da una forza oscura, ma sono certo che attraverso la preghiera anche loro un giorno ne usciranno.
State attenti se qualcuno vi propone di partecipare ad un seminario Reiki: solitamente questi “Master” sono abilissimi a creare nuovi adepti facendo leva sul finto buonismo e facendovi credere che il Reiki è una pratica assolutamente innocua e volta al bene delle persone.
Praticare il Reiki significa abbandonare Gesù, non sentirsi più creatura, ma creatore e questa è una bestemmia.
Invece di risolvere i problemi, il praticante Reiki preferisce affidarsi a simboli e invocazioni e questa è una porta aperta, anzi spalancata per il demonio e tutte le sue possibili infestazioni.
Gli esorcisti affermano che un gran numero di persone che si rivolge a loro proviene da esperienze di “iniziazioni” Reiki o anche da semplici trattamenti.
Pensateci bene: vale davvero la pena perdere la propria anima per ottenere il finto potere promesso dal Reiki?

Qui potete leggere testimonianze di chi ha praticato il Reiki ed è riuscito ad uscirne, spesso con molta sofferenza:

Testimonianza sugli effetti del Reiki
Testimonianza di una ex master Reiki
Una Ave Maria mi ha salvato dal Reiki
Il Reiki tra magia e spiritismo
Testimonianza di una possessione causata dal Reiki

Vi auguro di trovare la soddisfazione nell’umiltà e nel voler accettare che siamo piccole creature di Dio, le quali non hanno i presunti poteri che l’esoterismo promette e con i quali vorrebbe illuderci.
Fuggite dal Reiki e salvate la vostra anima, solo questo conta.

Che Dio vi benedica.

“Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole”
(2 Tm 4, 3-4).

“Non c’è da meravigliarsene, perché anche satana si traveste da angelo di luce”(2Cor 11,14)

 


Lode allo Spirito Santo

AUTORE: Dopo anni trascorsi tra le più disparate discipline orientali ed esoteriche, ho deciso di testimoniare contro di esse. Credo che attualmente vi sia in atto un vero e proprio attacco nei confronti della religione cristiana, ma sopratutto nei confronti della nostra intelligenza e dignità di esseri umani.


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